Valerio Pisano, nato a Lanusei (Sardegna) nel 1968, autodidatta, ha iniziato ad esprimersi con il disegno in giovanissima età.

Ha intrapreso per poco tempo gli studi classici per poi inserirsi nel mondo del lavoro all'età di19 anni.

L'uso della penna biro ha sempre avuto prevalenza su tutte le altre tecniche espressive. Ha aperto delle parentesi con colori ad olio, acrilici, tecniche miste.

Nel corso degli anni ha acquisito la capacità di sfumare il tratto della penna fino a renderlo impercettibile. Questo gli ha permesso di creare dei disegni che alcuni stentano a credere che siano stati fatti a penna, definendoli delle stampe.

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"...Pittore, disegnatore - brandisce la penna a biro come un'arma da taglio per tenere lontano i nemici - facitore di mille invenzioni e, soprattutto in "Profumo di ringhiera", poeta di un'ironia ribelle che si intrattiene entro gli ambiti di una tridimensionalità non solo fisica ma mentale. C'è una letteratura artistica vasta e multiforme, squisitamente italiana a cui egli attinge che va da Piero Manzoni ad Alighiero Boetti, a Gino De Dominicis..."

Roberto Gramiccia – Critico d'arte e scrittore

 

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Un grande successo di pubblico per la mostra "Che cento fiori sboccino...". Lunedì 11 ottobre, un inatteso flusso di visitatori ha affollato le sale della galleria "La Nuova Pesa" di Roma dove numerosi artisti hanno accolto l'invito di offrire una loro opera per un'asta il cui ricavato andrà al quotidiano "Liberazione". Fra un Kounellis e un Pizzi Cannella, fra un Balestrini e un Caporossi, fra un Cerone e uno Spagnulo c'è pure un bel pezzo del "nostro" Valerio Pisano... Potete sfogliare il catalogo della mostra (DeriveApprodi) su www.lanuovapesa.it

Juri Piroddi - Regista

 

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"...Per quattro giorni ha accompagnato il Festival letterario di Gavoi. Valerio Pisano, artista di Lanusei, ha esposto le proprie opere all'Hotel Taloro, crocevia di scrittori e intellettuali arrivati all'Isola delle Storie. In tanti hanno potuto ammirare la mostra Profumo di ringhiera, nella quale Pisano ha riversato tutta la sua visionaria ironia, prendendosi e prendendoci in giro attraverso la reinterpretazione di oggetti d'uso quotidiano. Più Lewis Carroll che Andy Warhol, Pisano dimostra una sempre maggiore maturità espressiva."

  Francesco Manca - Giornalista

 

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"L'uso della penna a sfera appartiene sicuramente ad un'ampia corrente dell'arte contemporanea, sia dalle parti dell'Art Brut (rivelata e difesa da Dubuffet) che a quella dell'Arte Povera (come ad esempio le superfici monocromatiche di Alighiero Boetti). Ma è affascinante scoprire le ricerche portate avanti da Valerio Pisano, nel campo dell'arte materiale e immateriale, su questo oggetto/strumento: la Penna Bic."

 traduzione italiana di Juri Piroddi

François Kahn – Attore - Regista

 

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 “Talvolta, guardando una penna a sfera, ci si meraviglia di quanto questo onnipresente oggetto sia relativamente giovane. L’umanità partecipava alla conquista dello spazio, guardava programmi tv in mondovisione ma ancora scriveva brandendo un’elegante ed arcaica penna stilografica quando non era  addirittura costretta a macchiarsi le dita con un pennino. Spedire una sonda nello spazio e scrivere ancora usando il calamaio, appare una strana discrasia, una buffa contraddizione rispetto allo sviluppo del Novecento, il secolo della velocità e del pragmatismo. Nel secolo breve, l’innovazione della scrittura rapida fa capolino quando ormai da decenni la vita quotidiana si confronta con altre velocità, quelle delle comunicazioni e degli spostamenti.

 L’idea di rappresentare in forma iconica la penna a sfera nasce forse proprio da questo: la necessità inconscia di recuperare un ritardo  ratificando e celebrando l’esistenza di un oggetto tanto universale quanto discreto. Un oggetto che, diffusosi in senso globale, sta già probabilmente vivendo il proprio declino, ora che la velocità dello scrivere è sostituita dall’istantaneità del digitare.”

   Nicola Tella – Architetto - Artista

 

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"Valerio Pisano libera la personale creatività attraverso un tappo di bachelite della sua BIC, la mente diventa leggera, i rumori non si sentono più, la creatività è  l’unico rumore attivo che lo riporta alla propria singolare infanzia tra libri di scuola e piccoli quaderni dove il suo tratto era già veloce e sui quali il piccolo Valerio pasticciava per sfuggire alla monotonia e fantasticare, allontanando la mente verso un futuro ricco di emozioni ispirate dalla natura della sua terra ma con la certezza della maturità di un adulto che quegli scarabocchi delle biro l’avrebbero portato al di fuori del proprio mondo proiettandolo verso una particolare ironia, dove non vi è nè inizio né fine ma uno scambio incessante tra l’immaginazione e la realtà."

                                                                                     Rita Grauso - Curatrice 

 

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"Sono rimasto incantato a vedere questa sua opera fatta con 585 tappi di penna biro bic, uno degli oggetti più quotidiani, più comuni. Ha fatto una cosa straordinaria perché è geniale nella sua infinita semplicità. Complimenti Valerio. Bravo!"

Alessio Bertallot - Raitunes – Rai2- del 22.03.2013

 http://www.youtube.com/watch?v=lcHOqE-02-8&feature=youtu.be

 

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"Valerio Pisano è un artista incredibile. La sua coerenza mi sconvolge.
Mi sono innamorato a prima vista del suo lavoro, lo trovo geniale, originalissimo e divertente.
La sua coerenza è data appunto da questo: fa quello che è ed è quello che fa.
La PENNA BIC è un oggetto comune, usata in tutto il mondo; mi viene difficile pensare che almeno il 90% degli abitanti del pianeta almeno una volta nella vita non l’abbia tenuta in mano per scrivere, per giochicchiarci, per rosicchiare il tappo, per grattarsi la testa o adoperata come cerbottana.
Valerio la rende concetto e, con un processo da moto perpetuo, disegna la BIC con la BIC, la fa diventare personaggio, le dà vita con forme antropomorfiche, fa contaminazioni con opere d’arte del passato ma soprattutto ne studia l’anatomia."

Mariano Chelo - Artista

 

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"...L'opera di pisano nasce infatti dal suo rapporto con le cose, dalle emozioni che vive, dall'ispirazione che trova nella natura.

Un'ispirazione momentanea, quasi accidentale, inaspettata ma costantemente presente.

Nascono così alcune delle sue composizioni.

Quadri, disegni, oggetti di design che maturano nella mente dell'artista componendosi gradualmente attraverso una elaborazione formale lunga anche anni."

Giovanni Idili – Archeologo

 

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 "Un pargolo cresciuto con la bic sempre in testa ebbene hai saputo ben riprodurre questo semplice strumento. Nelle giuste mani anche una piccola cosa diventa un opera. Non è da tutti proporre lavori tanto particolari, bisogna essere audaci, avere una visione singolare, anticonformista.. tu mi insegnerai quanto l'arte spazi.. proprio per questo è difficile trovare oggi qualcosa di squisitamente originale".

 

 Luna LuciMon

 

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Valerio Pisano, ha effettuato diverse esposizioni sia collettive che personali in Sardegna. Spiccano tra i suoi lavori l'installazione multimediale "media imprinting" – assieme all'artista Gianleonardo Viglino – messa in atto in un locale distrutto da un incendio e, sempre con lo stesso artista, ha effettuato un'esposizione presso la Galleria di Correboi dal titolo "TuNelLAgio".

Da segnalare tra le personali una nella Città di Lucca, Mendrisio (Svizzera), Valencia (Spagna), Cagliari Centro Comunale d'Arte Exmà, e tra le collettive presso la Galleria "La Nuova Pesa" Roma "Che cento fiori sboccino" con Jannis Kounellis, Renato Mambor, Vittorio Messina, Pizzi Cannella, Cloti Ricciardi e altri