Vito Michele Cornacchia
Valerio Pisano, autodidatta, ha sperimentato in passato varie tecniche espressive, realizzando, in maniera semplice ed originale, rappresentazioni con l'ausilio della semplice biro. L'oggetto quotidiano è diventato uno strumento d'arte che caratterizza le forme del Pisano.
Nella sua produzione artistica si rilevano aspetti della natura e richiami velati alla sessualità, in significati ora ironici ora con un sottofondo metaforico.
"Alias" rappresenta il quasi, il poter essere, l'altro: significante del vissuto celato dalla maschera dell'io.
Il Pisano gioca con il lessico – Pipionaglia Disapsula, Boigugurra Maggis, Mandriocappio Puligargio, titolando le sue opere, nell'intento di suscitare nell'osservatore la capacità di ponderare nello stile di Samuel Beckett.
L'artista raccoglie il particolare e lo evidenzia nella sinuosità delle forme.
Se l'assurdo è comune nella vita quotidiana, la semplice Biro è l'assurdo dell'arte.
L'orginalità tecnica tematica e stilistica delle sue opere depongono per un futuro artistico senz'altro di successo.